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Euforia, seconda pellicola diretta da Valeria Golino

Euforia

Presentato a maggio al Festival di Cannes nella sezione “Un Certain Regard”, arriva nei cinema italiani Euforia, la seconda pellicola diretta da Valeria Golino.
«L’idea è nata da fatti accaduti a persone a me care, in particolare da alcuni racconti di un amico che viveva una situazione personale molto difficile a causa di una grave malattia che aveva colpito suo fratello», racconta la regista. «A quella vicenda privata si è aggiunta poi una serie di spunti di realtà che mi hanno portato a rielaborare con le sceneggiatrici una storia intima di una famiglia simile a quella del mio amico, ma diversa e romanzata».
EuforiaIn Euforia viene raccontata la storia ambientata ai nostri giorni di due fratelli molto diversi tra loro, che la vita obbliga a riavvicinarsi a causa di una situazione difficile vissuta da uno dei due. Il primo, Matteo, interpretato da Riccardo Scamarcio, vive a Roma ed è un giovane imprenditore carismatico. Si occupa d’arte negli ambienti vaticani e vive famelicamente la vita, è dichiaratamente omosessuale ma irrisolto e fugge dai legami coltivando il culto dei soldi, della droga e del sesso e pensa di potere tutto. Il secondo, Ettore (Valerio Mastandrea), è invece convinto di non volere niente, è un uomo pacato, discreto e disilluso che ha sempre preferito restare nell’ombra e che al momento è in crisi con sua moglie (Isabella Ferrari). Coltiva una relazione con una collega (Jasmine Trinca) ma continua a vivere con la madre nella casa di famiglia a Nepi, la piccola città di provincia dove lavora come insegnante di scienze naturali.
Quando l’incerto e compassato Ettore si ammala e deve raggiungere Roma per curarsi, viene informato solo in parte della gravità della sua situazione e viene accolto in casa da Matteo che decide di stargli vicino con il suo modo confuso ed egocentrico di stare al mondo e di nascondergli la gravità della sua situazione. I due fratelli si incontrano e si scontrano, si scoprono, si riscoprono, si vedono e si rivedono con occhi nuovi da adulti. Nascerà così un nuovo modo di concepire la fratellanza tra due persone fino a quel momento divise per formazione e carattere e costrette dalle rispettive inclinazioni ad allontanarsi e in seguito di nuovo costrette dalla vita a ricalibrare il loro legame.

Riccardo Scamarcio, Valeria Golino e Valerio Mastandrea – Foto: Giuseppe Andidero

Il titolo desta sicuramente curiosità per via della lontananza dall’atmosfera del film, ma Valeria Golino giustifica il tutto con una metafora: «Euforia è quella sensazione bella e pericolosa che coglie i subacquei quando si trovano a grandi profondità e si sentono felici e liberi. Si tratta però di una sensazione a cui deve seguire subito la decisione della risalita prima che sia troppo tardi, prima di perdersi per sempre negli abissi». Per la regista la malattia è il luogo della fragilità e della caducità, «ci mette di fronte ai limiti della nostra esperienza umana ma anche a quanto di più profondo e prezioso custodisce. I protagonisti si ritroveranno a fare i conti con le proprie ipocrisie e a riconoscersi e sceglieranno di non rimandare più il momento della consapevolezza e di tornare in superficie».
Commentando il suo personaggio, Valerio Mastandrea afferma di essere sempre stato consapevole della malattia, però «si “diverte” a vedere la gente intorno a sé impazzire nel dover mantenere una menzogna».
Secondo Riccardo Scamarcio Euforia «è un film organico che cerca di raccontare i paradossi di questi personaggi con le loro contraddizioni; e proprio grazie a questo i personaggi diventano carne ed ossa, riuscendo persino a diventare disincarnati».
Il film esce in sala con 01 Distribution, a partire dal 25 ottobre.

Valeria Golino in conferenza stampa

Valerio Mastandrea in conferenza stampa

Riccardo Scamarcio in conferenza stampa

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