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Venezia 2018: “Come la prima volta”, il corto di Emanuela Mascherini

Come la prima volta

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Sarà presentato a Venezia il cortometraggio Come la prima volta, scritto e diretto da Emanuela Mascherini, in anteprima il 31 agosto alle 14:15. La proiezione è inserita all’interno della Mostra del Cinema all’interno della terza edizione di “I Love Gai – Giovani Autori Italiani”, il concorso a sostegno dei nuovi talenti del cinema italiano, che si svolgerà presso il Cinema Astra.
L’opera, in selezione fra i 15 finalisti che si sono distinti tra oltre 200 film per l’originalità, la tematica e l’alta qualità dei contenuti, è il racconto tratto da una storia vera, di un incontro che oltrepassa il tempo, lo spazio, la cancellazione della memoria portata dall’Alzaheimer e l’inconsistenza delle nostre esperienze virtuali.
Interpretata magistralmente da due attori de “La grande Bellezza”, Luciano Virgilio e Giusy Merli, è la storia di Oscar, un fotografo che da sempre cerca di fermare il tempo, i ricordi, i pensieri, illudendosi di riuscirci finché la malattia della moglie e il digitale sembrano rapire ogni forma di memoria.

Emanuela Mascherini

«Come la prima volta conclude il percorso di ricerca iniziato con i due lavori precedenti: Nerofuori e Offline», spiega Emanuela Mascherini. «In entrambi ho cercato di raccontare solitudini che si sfioravano senza realmente incontrarsi mai. Ho raccontato “amori fluidi” o “non amori” molto contemporanei. In questo cortometraggio ho cercato di lavorare per opposizione, esplorando un rapporto, una qualità di amore dal sapore antico in grado di travalicare il tempo e lo spazio, oltre i limiti della ragione e soprattutto della memoria».
Il tema dell’Alzheimer, del quale è malata Beatrice, si intreccia con l’ossessione di Oscar, suo compagno di una vita, per la conservazione dei ricordi. Mentre un’esistenza arriva al suo tramonto oscurando ogni ricordo e identità, l’altra cerca di tenerla viva e riportarla alla luce anche dopo l’assenza. In un racconto in cui la memoria di breve periodo, riprodotta anche dal mondo digitale, viene derubata sia dalla malattia che dagli eventi resta l’unica certezza che non può essere estorta: il ricordo di chi rimane.
«Dal punto di vista del linguaggio, come per i lavori precedenti – continua la regista – ho cercato di sondare il confine tra cinema del reale e cinema di finzione, dove la realtà è portatrice di elementi poetici e di surreale. Sono felice di essere tornata a girare in Toscana raccontandola di nuovo come un non luogo, contenitore di una storia antica quanto l’essenza di un incontro reale».
Come la prima volta è prodotto dalla Pagliai Film Group, con il contributo del Nuovo Imaie, la produzione esecutiva di Ecoframes FIlm&TV, la collaborazione di Toscana Film Commission e il patrocinio di A.I.M.A Associazione Italiana Malattia di Alzheimer.
Le riprese si sono svolte nel Giardino Corsi nel cuore di Firenze, nella clinica Casa di riposo Istituto Santa Teresa Bambino Gesù, Congregazione suore Oblate Ospitaliere francescane di Monnatessa, e a Montefioralle. Nel cast tecnico spiccano i nomi di Luigi Martinucci, che ha firmato la fotografia, Ginevra Polverelli ai costumi, Davide Vizzini al montaggio, Emanuele Bossi alle musiche e Matteo Bonechi che ha interpretato la cover de “Il nostro concerto” di Umberto Bindi.
Emanuela Mascherini si è diplomata in recitazione presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e in Digital Filmmaking presso la New York film Academy di New York. Oltre alla selezione ai Nastri D’argento con il corto OFFLINE, i suoi lavori sono stati selezionati e hanno ricevuto premi in numerosi festival nazionali ed internazionali.

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