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Si è conclusa la 16° edizione di MoliseCinema, il Festival diretto da Federico Pommier Vincelli, organizzato dall’associazione MoliseCinema a Casacalenda. Nella serata finale di domenica sono stati proclamati nell’Arena principale del Festival i vincitori delle tre sezioni competitive: Frontiere, Paesi in corto e Percorsi.
Il vincitore del concorso per opere prime e seconde (premio del pubblico) sarà reso noto al termine del conteggio delle schede.
Per i cortometraggi italiani (sezione Percorsi, 18 titoli in concorso) la giuria composta dalla produttrice Costanza Coldagelli, dal montatore Roberto di Tanna e dallo scrittore Roberto Moliterni ha assegnato il primo premio per il miglior corto a Cena d’aragoste di Gregorio Franchetti “perchè in un mondo che vive più che mai tensioni fra classi sociali, Cena d’aragoste ha il grande pregio di illuminare questo conflitto poco raccontato in modo discreto, entrando nella vita di una famiglia popolare dalla porta della cucina e mettendo in scena, senza alcuna retorica, la complessità e le sfumature di un’amicizia tra due bambini distanti socialmente e le difficoltà di una madre qualsiasi”.
La giuria ha assegnato una menzione speciale a Flaminia Gressi, Pier Lorenzo Pisano, Nicoletta Senzacqua per la sceneggiatura del cortometraggio “Cosi’ in terra”, per aver raccontato con grazia un luogo e un momento, quello dei paesi del post terremoto, attraverso lo sguardo di un prete che non riesce, se non con i silenzi e i vuoti, a rispondere alla domande che tutti ci poniamo”.
Al centro del corto la storia di due anime che cercano di ricucire la ferita di un terremoto che non ha lasciato nemmeno il rumore dei respiri.
La giuria ha assegnato una seconda menzione speciale: a Giorgio Colangeli “per il corto “Cani di razza”, per aver accettato di mettersi in gioco personalmente in un progetto che racconta con feroce ironia il mondo del cinema. E per aver interpretato l’ennesimo corto”. Per impietosire il pubblico due sceneggiatori decidono di scrivere un cortometraggio in cui il protagonista è un ragazzo sulla sedia a rotelle. Il ragazzo accetta alla sola condizione di esserne anche il regista.
Per i cortometraggi internazionali (sezione: Paesi in corto, 22 titoli in concorso), la giuria composta dalla montatrice Consuelo Catucci, il regista Aldo Iuliano, e lo storico Ermanno Taviani, ha aggiudicato il primo premio per il miglior cortometraggio internazionale a End Of The Line di Jessica Sanders “per l’originalità della sceneggiatura, il ritmo e la messa in scena. Il cinismo in chiave surreale spiazza lo spettatore dalla prima all’ultima sequenza”. End Of The Line è un corto che vede protagonista un uomo solo che si reca in un negozio di animali e compra una gabbietta contenente una persona minuscola verso la quale quale sviluppa un rapporto di sopraffazione.
Una menzione speciale della giuria è andata a Laissez-moi danser di Valérie Leroy “per l’intensità, la forza, ma anche la leggerezza con la quale riesce a raccontare la storia di un personaggio complesso e del mondo che lo circonda”.
La protagonista Mylène fa le pulizie su un traghetto. Le sue colleghe le hanno organizzato una festa di compleanno a sorpresa. Ma sulla busta del regalo è scritto il nome della precedente vita di Mylène…
La giuria ha assegnato inoltre una menzione speciale per la miglior regia a Caroline di Logan George e Celine Held. Durante una calda estate texana i piani di una babysitter falliscono e Caroline, bambina di sei anni, viene lasciata con i suoi due fratelli più piccoli.
Per la sezione Frontiere – Premio Giuseppe Folchi, il concorso riservato ai documentari (7 titoli in concorso), la Giuria composta dai registi Gianfranco Pannone e Francesco Cordio e dalla videoartista Matilde De Feo, ha aggiudicato il premio come miglior documentario a Vita di Marzouk di Ernesto Pagano, “perché propone un ritratto intimo, delicato e mai banale, sul tema dell’immigrazione e dell’integrazione culturale nell’Italia e nella Tunisia di oggi come metafora di un disagio esistenziale attraverso l’esperienza di un uomo in conflitto con la propria storia e le proprie relazioni umane. Il documentario permette così di testimoniare con onestà intellettuale ed estetica la costituzione di una problematica e complessa identità multietnica e comunitaria”. Al centro del Doc la vita del musicista tunisino Marzouk, tra vita vita sentimentale e rapporto con il luogo di origine.
Menzione speciale della Giuria a Appennino di Emiliano Dante “perché, tornando a riflettere sulle recenti ferite provocate dai terremoti (e dall’uomo) in Italia centrale, l’autore si preoccupa di restituirci attraverso la forma del film-diario, una sentita riflessione autobiografica sul tema proposto, che potenzia mediante una combinazione di linguaggi le possibilità espressive del racconto filmico. Il film oltrepassando la cronaca e il reportage, si confronta con una realtà che necessita di molteplici punti di vista sul mondo. Questa sembra essere, del resto, la sfida principale del cinema documentario contemporaneo”.
Il documentario è un diario cinematografico che inizia dalla lenta ricostruzione de L’Aquila, la città del regista, e prosegue con il terremoto di Amatrice e Arquata del Tronto e la vita in albergo dopo i terremoti di Norcia e di Montereale-Campotosto.
Per la sezione Paesi in lungo, dedicata alle opere prime e seconde, con premio del pubblico, il vincitore sarà reso noto domani sul sito del Festival, al termine del conteggio delle schede.
Si conclude così la XVI edizione di Molisecinema che in sei giorni di svolgimento ha presentato tanti film, eventi e incontri con i protagonisti, coinvolgendo un foltissimo pubblico che ha partecipato a tutte le sezioni del programma.
Inizia ora Molisecinema Tour, la sezione itinerante: il 13 e 14 agosto a Campomarino, il 14 agosto anche a Busso il 17 agosto a Castelbottaccio, il 19 agosto a Larino e il 20 a Venafro.
Promosso da Regione Molise e Comune di Casacalenda, MoliseCinema ha il patrocinio e il contributo della Direzione Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Tra i partner La Molisana, Biosapori, Di Fonzo, Cooperativa Koine. In collaborazione con i Comuni di Campomarino, Castelbottaccio, Busso, Larino, Venafro.