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Martino è un ragazzo 17enne che vive in un casolare della campagna pugliese. Nel suo periodo di formazione sente la necessità di spostarsi verso la città, attratto dal mondo dell’intelletto e in conflitto con il mondo rurale che lo ha cresciuto. Eppure di quel mondo è ricco il suo immaginario, ma qualcosa lo spinge ad allontanarsi per crescere nel mondo che per lui è degli “Dei”. Sull’attico all’ultimo piano di un palazzo di città proverà leggerezza affascinato dal modo di vivere di un gruppo di ragazzi “stravaganti”. Tuttavia rimarrà in lui una profonda malinconia, una malinconia che pian piano avrà le sembianze di un albero di famiglia al quale scoprirà di essere molto legato.
I protagonisti di questa storia sono Andrea Arcangeli, Martina Catalfamo, Luigi Catani, Angela Curri e Mathieu Dessertine.
«E’ un frammento sublimato della mia adolescenza – commenta Cosimo Terlizi – e della mia lotta interiore, diviso tra il mondo rurale e la seduzione rappresentata da un gruppo di amici di città che ritenevo inarrivabili. Urbanità e ruralità a confronto come metafora della mia condizione interiore: sono queste le due realtà che ho voluto rappresentare. L’amore per gli animali, la terra in senso viscerale, e il desiderio di conoscenza, di scoprire il diverso attraverso le fughe a Bari e all’università. La terra del protagonista è spiaggia della Grecia antica, con tutte le sue suggestioni storiche e artistiche».
Per essere un’opera prima, la competenza estetica del regista emerge sin dalle prime inquadrature, primeggiando rispetto alla corposità narrativa.
Il film è stato realizzato in collaborazione con Rai Cinema, distribuito da Europictures.