La regista francese Claire Denis porta sul grande schermo L’amore secondo Isabelle, pellicola vincitrice del Prix SACD alla Quinzaine 2017.
Nelle sale italiane a partire dal 19 aprile, la storia è ambientata a Parigi, con i suoi rumori e le sue luci, dove vive Isabelle (Juliette Binoche), una bellissima pittrice cinquantenne, madre e divorziata, alla continua ricerca dell’amore, quello vero. Isabelle è una donna che si sente sola, come tante altre donne, e non solo le donne. Soffre, si illude, spera, dubita, desidera, piange, ama.
«Avevo una visione precisa del personaggio di Isabelle», spiega la regista. «Vedevo una donna bruna, molto femminile, che indossa stivali alla coscia perché le piace così. Vediamo le cosce tra l’orlo della minigonna e la parte alta degli stivali. Porta i capelli a caschetto, con un taglio simile a quello delle donne dall’aspetto un po’ belligerante di Mystic, quei monocromi disegni con lo stampino che vedevamo per le strade negli anni ’80».
Isabelle è anche consapevole del fatto che se vuole andare incontro al vero amore, è destinata a soffrire. «Mi sono stufata di vedere personaggi cinematografici invariabilmente eroici: non si può essere sempre così e Isabelle non cerca più di esserlo», precisa Claire Denis, che aggiunge: «Isabelle è una donna che vede aprirsi sotto i suoi piedi il divario tra quello che cerca negli uomini e quello che riesce a trovare. Questo squilibrio non fa che aumentare nel corso dei suoi diversi incontri e dei suoi «frammenti». Ma non è una versione femminile di Don Giovanni, una seduttrice depressa, preda di una dipendenza che la uccide lentamente. È più che altro simile a Casanova, a un’edonista che persegue il piacere, ma essendo una donna, la sua indole deve essere molto ben dissimulata».
La protagonista, Juliette Binoche, con questo ruolo interpretato magistralmente, ha ottenuto le nomination come Miglior Attrice ai Cesar, agli EFA e al Prix Lumières.
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