«Quando ero bambino, mio padre mi leggeva i libri di Peter Rabbit, quindi sono legato a lui da sempre; e quando ho avuto dei figli, a mia volta li ho letti a loro», racconta Will Gluck. «La cosa che più mi piace, è che Peter è un birbone! Ho pensato che fosse una grande opportunità cogliere quel caratterino che Beatrix Potter ha dato a Peter, ed espandere la sua personalità in una storia ambientata ai giorni d’oggi».
E’ una storia divertente, piena di umanità, soprattutto tra i conigli, fedelmente ricostruiti dalla tecnologia digitale, al punto da farli sembrare reali, persino nelle scene di lotta con gli attori in carne ed ossa.
«Volevo che il pubblico dimenticasse che si tratta di un film d’animazione – dice Will Gluck riguardo al suo approccio alla regia – e mi auguro che, dopo essersi inizialmente abituato al fatto che gli animali parlino e indossino dei vestiti, tutto sembri davvero reale».
Per quanto riguarda la versione italiana del film, la voce di Peter è di Nicola Savino, noto conduttore televisivo e speaker radiofonico: «Doppiare è sempre stato uno dei miei sogni e in passato mi era già capitato di lavorare in questo senso in ruoli più piccoli. Essere la voce del protagonista di un film è una cosa estremamente impegnativa ma dà molta soddisfazione. Peter è un coniglio molto dispettoso, e nel film si ride tantissimo, si pensa e ci si emoziona».
Intervista con Nicola Savino, voce di Peter Rabbit
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