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Legge Piemonte sul gioco: secondo la UE protegge il giocatore e non falsa la concorrenza

Gioco d’azzardo

In mancanza di un’organica regolamentazione nazionale, il settore del gioco d’azzardo e la protezione dei cittadini sono temi lasciati nelle mani delle amministrazioni locali. Stando così le cose, si è creata una zona grigia in cui Regioni e Comuni si sono attivati per promuovere iniziative ed introdurre norme che talvolta possono sollevare dubbi di legittimità.
Uno di questi casi è la legge regionale piemontese del 2016 che, allo scopo di proteggere i cittadini dal rischio costituito dal gioco d’azzardo patologico, ha introdotto norme precise in materia di distanza minima dai luoghi sensibili (ad esempio scuole, luoghi di culto, ospedali, banche e sportelli di prelievo automatico, stazioni autobus e ferroviarie) per l’installazione di apparecchi di gioco.
Secondo l’europarlamentare torinese Alberto Cirio, di Forza Italia, la legge piemontese può costituire una violazione delle norme sulla concorrenza nel mercato interno europeo, sospetto legittimo sia se si prendono in considerazione gli esercizi che ospitano apparecchi di gioco e ancora di più se si pensa al florido mercato dei casinò online.
Tuttavia la petizione presentata da Cirio al parlamento europeo non ha ottenuto la risposta che il parlamentare si attendeva.
La commissione europea ha confermato che gli Stati membri godono di ampie libertà nazionali in termini di regolamentazione del settore del gioco online e che hanno il diritto a porre limiti all’erogazione di servizi di gioco, qualora questi limiti abbiano l’obiettivo di tutelare i giocatori (in particolare i minori e le fasce deboli), lottare contro le ludopatie e contrastare le frodi o il riciclaggio di denaro.
Attualmente le norme italiane hanno già stabilito alcune regole precise, se pur perfettibili, per i siti di gioco online che comunque non vengono toccati dalla legge regionale piemontese. I casinò online possono operare legalmente solo dopo aver ottenuto una speciale licenza rilasciata dall’Agenzia dei Monopoli di stato ed i loro siti devono essere inaccessibili ai minorenni. Inoltre i casinò AAMS sono tenuti a promuovere in maniera attiva il gioco responsabile, attraverso opzioni che consentono di limitare i depositi dei giocatori e monitoraggi costanti del comportamento di gioco.
Gli utenti che vogliono godere di un gioco legale e sicuro in qualsiasi luogo si trovino, scommettendo con slot machine o altri tipi di intrattenimento, possono affidarsi ad una guida sui casinò online legali e scegliere un sito approvato dall’AAMS in cui giocare liberamente.
Il settore del gioco d’azzardo sul territorio invece manca di un’organica regolamentazione e, come è avvenuto in Piemonte, sono molte le iniziative locali che hanno scelto una direzione che alcuni hanno definito proibizionistica ed altri, come Alberto Cirio, lesiva della libertà di stabilimento e di prestazione di servizi.
Tuttavia nel caso del Piemonte, il parlamento UE è stato molto chiaro: partendo dalla constatazione che non esiste una normativa UE sul gioco d’azzardo è importante che le norme nazionali in materia siano proporzionate agli obiettivi che si pongono e che siano parte di un approccio più generale e coerente di protezione dei cittadini. Quanto stabilito nella regione sembra rispettare perfettamente questi punti anche se i dubbi sul fatto che il cosiddetto distanziometro sia la misura migliore o più efficace a contrastare il diffondersi delle ludopatie rimangono.
La protezione degli utenti deve senza dubbio essere la preoccupazione primaria di Stato e Regioni, e la necessità di un quadro normativo organico sul gioco d’azzardo che includa sia gli apparecchi sul territorio che i casinò online è sentita trasversalmente da diverse forze politiche e dalle associazioni dei cittadini. Dopo alcuni anni di sperimentazioni e di iniziative locali tuttavia, sembra probabilmente arrivato il momento di una riflessione approfondita sul gioco, che prenda in considerazione diversi punti di vista: quello della libertà dei cittadini, quello degli imprenditori che gestiscono attività che ospitano apparecchi di gioco e quello delle fasce deboli che vanno senza dubbio protette con misure adeguate di prevenzione e cura. Conclusesi le elezioni, ora spetterà al nuovo governo il compito di fare del proprio meglio in uno dei settori più forti e più dinamici della nostra economia, senza chiaramente compromettere la salute pubblica.

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