Sono Tornato: Luca Miniero racconta la minaccia populista

Redazione

7 anni fa

Dal 1 febbraio è in sala Sono Tornato, ultima fatica del regista Luca Miniero, che stavolta ci sorprende con una commedia divertente e allo stesso tempo controversa: cosa succederebbe se dopo ottant’anni tornasse il Duce?
Il film, remake del tedesco Lui è tornato, diretto da David Wnendt, vede protagonista Massimo Popolizio, nei panni di Benito Mussolini, e Frank Matano (Canaletti), un giornalista con grandi aspirazioni ma pochissimi successi.
Credendolo un comico, Canaletti decide di renderlo protagonista di un documentario che finalmente lo consacrerà al mondo del cinema. I due iniziano così una surreale convivenza che, tra viaggi per l’Italia, ospitate tv e curiosi momenti di confronto con gli italiani di oggi, porta il Duce a farsi conoscere e riconoscere sempre di più, al punto tale da diventare il protagonista di un show in tv e di mettersi in testa di poter riconquistare il paese.
Sono Tornato non è comunque un film su Mussolini, piuttosto è «un film sull’Italia di oggi», come sottolinea Luca Miniero. Il Duce infatti torna per mostrare la nostra confusione, per far emergere le nostre paure, i nostri desideri. Ma la vera paura, sempre secondo Miniero, non è un possibile ritorno del regime fascista, ma il forte sentimento populista, proprio perché quello stesso clima, all’epoca, favorì la dittatura.
In questo viaggia per l’Italia che Mussolini e Canaletti compiono, incontriamo gente di varia tipologia ed estrazione sociale che, sorprendentemente, appare, nella maggioranza dei casi quasi affascinata, oltre che incuriosita, da un probabile ritorno del Duce, per molti dipinto anche come una sorta di influencer della fantapolitica.
Fanno parte del cast anche Stefania Rocca, Gioele Dix, Eleonora Belcamino, Ariella Reggio, Massimo De Lorenzo e Giancarlo Ratti.
Il film, scritto da Luca Miniero e Nicola Guaglialone, è prodotto da Indiana Production con Vision Distribution, che lo distribuisce in 400 copie.