La commedia porta sul grande schermo la storia di Fabio (Fabio Rovazzi), un giovane neolaureato che non riesce a trovare un lavoro, alle prese con un padre ingombrante (Ninni Bruschetta) e una sorellina (Rosy Franzese) capricciosa e viziata. Entrambi lo considerano un “vegetale”. Un evento inatteso cambierà improvvisamente i ruoli. Fra situazioni comiche e trovate paradossali, il protagonista dovrà reinventare la sua vita.
Fabio Rovazzi in conferenza stampa
«Spesso di fronte a un ragazzo di sani principi, un genitore si pone con derisione; avendo “vegetato” tutta la vita ai danni della comunità definisce “vegetale” quel figlio che non si approfitta del bene comune», afferma il regista, autore anche della sceneggiatura. «Sono uomini così disillusi del futuro da trasmetterlo geneticamente ai propri ragazzi che invece vogliono sperare ancora nella possibilità di costruire un mondo migliore». E’ lo stesso Nunziante ad azzardare un accostamento tra il suo Rovazzi, o meglio il “primo tragico Rovazzi”, e il mitico Fantozzi: «Questa nuova maschera di giovane “stagista” italiano, rispetto a Fantozzi non ha nemmeno un lavoro sicuro, ma ha l’energia della giovinezza e la forza dell’innocenza per ribaltare il suo destino, perché “Una fine migliore ci vuole, è indispensabile”».
Gennaro Nunziante in conferenza stampa
Nel suo film di esordio si potrà apprezzare un Fabio Rovazzi poliedrico che riserverà non poche sorprese.
Con molta leggerezza e voglia di sdrammatizzare, il film offre diversi spunti di riflessione su vari temi della società attuale, non solo inerenti al mondo incerto del lavoro precario, ma anche la riscoperta di territori che noi italiani abbiamo abbandonato e che invece potrebbero essere rivissuti da tutte quelle persone che, scappando dai loro paesi, arrivano qui e trovano mondi e posti bellissimi da riportare alla vita.
Il Vegetale è prodotto da The Walt Disney Company Italia e 3zero2, in collaborazione con Sky Cinema, e uscirà nelle sale il 18 gennaio.
Photocall: Giuseppe Andidero