Smetto quando voglio – Ad Honorem segna l’ultimo capitolo della saga diretta da Sydney Sibilia: «Se avete amici che vogliono fare una trilogia, ditegli di no!», commenta ironicamente il regista alla presentazione del film, in uscita nelle sale dal 30 novembre.
La storia, che si preannuncia epica, divertente ed esplosiva, riprende nel punto in cui Pietro Zinni (Edoardo Leo) è in carcere e con lui tutta la banda. Ma non possono rimanerci a lungo perché in giro c’è Walter Mercurio (Luigi Lo Cascio) che è pronto a fare una strage col gas nervino, e solo le migliori menti in circolazione possono fermarlo. Ma chi è Walter Mercurio? Cosa nasconde? Qual è il suo piano? La Banda si riunisce per l’ultima volta per affrontare il cattivo più cattivo di sempre. Ma non possono farcela da soli, stavolta avranno bisogno dell’aiuto del nemico storico, Murena (Neri Marcorè). Con lui dovranno evadere da Rebibbia per anticipare le mosse di Mercurio, cercando di capire come neutralizzare l’attacco che sta mettendo in piedi, un evento a cui parteciperanno centinaia di persone.
Anche l’ultimo capitolo di questa saga, mantiene la struttura tipica di una trilogia cinematografica, sapientemente ricalcata alle caratteristiche della commedia all’italiana.
«Per le nostre vite personali questa trilogia è stata qualcosa di più, dal punto di visto umano – dichiara Edoardo Leo – «Per 4/5 anni abbiamo collaborato con gli stessi attori, lo stesso regista e la stessa produzione, e quindi, sicuramente, c’è una parte di commozione in noi, sapendo che questo sia il capitolo finale della saga».
Gran parte del film è stato girato presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, che rinnova la partnership attivata con la società di produzione Groenlandia di Matteo Rovere, e che ha consentito all’Ateneo di sostenere nuove opportunità per valorizzare la ricerca scientifica, oltre che a rafforzare il brand Sapienza.
Sydney Sibilia in conferenza stampa
Edoardo Leo in conferenza stampa
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