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Esotericarte: l’arte da due punti di vista

Esotericarte

E’ intitolato Esotericarte, il nuovo e curioso spettacolo che debutterà a Roma il 27 novembre, al Teatro Vittoria, che vedrà protagonisti Vittorio Sgarbi, in un’inedita veste, ed Elio Crifò.
L’evento sarà un’occasione per ammirare l’arte, riproposta da due interessanti punti di vista differenti, quello più misterioso di Crifò, e quello più artistico di Sgarbi.

Elio Crifò

L’Arte, la Cultura e il Pensiero sono le vere droghe dell’uomo, quelle “sostanze stupefacenti” che ci fanno approdare in mondi sconosciuti, in emozioni psichedeliche, in “sballi” che non finiscono mai! E invece, la Storia dell’Arte viene spesso proposta in modo noioso ed estranea alle nostre vite, tanto che molti si chiedono: ma a che serve studiarla? Se non sono un architetto o uno storico… ma che mi interessa delle Cattedrali, di Giotto e di Cimabue?
Esotericarte è uno spettacolo che risponde proprio a queste domande, attraverso un percorso non convenzionale ed emozionante, all’interno dei mille anni del Medioevo. Che senso ha creare un’opera d’Arte? Perché abbiamo edifici costruiti con il senso dell’otto? Perché abbiamo Cattedrali con la filosofia del tre? O palazzi con giochi geometrici, proporzione auree e disposizioni astrali e cosmologiche? Che cosa unisce Stonehenge con Picasso, e Bach con i Deep Purple e i Genesis? Perché abbiamo una grande quantità di mosaici, affreschi, edifici e sculture, ricoperti di simboli alchemici, gnostici, cabalistici che ancor oggi risultano incomprensibili e misteriosi? Eppure è strano! In un Paese come il nostro, ricco di logge massoniche e di studiosi di esoterismo, simbolismo, numerologia, e nessuno che riesca a decifrare quasi nulla?

Vittorio Sgarbi

Così come nelle stragi, esistono depistaggi anche nella storia dell’Arte. Addirittura in certi luoghi archeologici è stata praticata la damnatio memoriae, ossia la cancellazione di qualsiasi traccia tramandabile ai posteri, in modo da non rendere più decifrabile la simbologia in essi contenuta.
Grazie alle proiezioni gli spettatori, entrano quasi fisicamente nell’Arte italiana medievale e, a volte, c’entrerà anche l’attore, che interagirà con le opere, ci scherzerà su, ci spiegherà i simboli, ci racconterà le storie e le vicende di alcuni Re, le visioni di Jung, dell’esoterismo di Dante, a tanto altro…
Nella seconda parte dello spettacolo, Vittorio Sgarbi approfondirà l’argomento “medioevo” con una speciale lezione-spettacolo , nella quale analizzerà con più attenzione alcune opere, e ricorderà quanto sia importante l’Arte, regina e custode della Bellezza, perché senza la Bellezza, l’esistenza umana non ha alcun senso!
Il testo si avvale della supervisione della prof.sa Annamaria D’achille, docente di Storia dell’arte medievale presso “La Sapienza” di Roma.
Lo spettacolo nasce da un’idea di Stefano Baldrini, ed è scritto e diretto da Elio Crifò, prodotto da Ass. Cult. La Fenice.
Dopo il debutto nella Capitale, lo spettacolo andrà in tournée in tutta Italia.

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