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Gentiloni su immigrazione: «Meno arrivi e meno morti in mare»

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«Chi dice lasciamo fare, limitiamoci a dire a tutti che li possiamo accogliere, alla fine non fa una buona operazione neanche a favore di queste povere persone». Così spiega il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nel suo intervento di sabato 16 settembre, alla Festa nazionale dell’Unità ad Imola. Riuscire a gestire i flussi dei canali legali e organizzati per permettere ai migranti di arrivare in Italia e nel resto d’Europa, è l’obiettivo di fondo sbandierato dal Premier, anziché lasciare il monopolio nelle mani dei trafficanti.
La difesa a spada tratta del decreto Minniti sul contrasto dell’immigrazione illegale, nasce evidentemente dall’esigenza di Gentiloni nel smorzare le polemiche di alcune frange interne al Partito Democratico stesso, ritenendolo poco conforme ai canoni tradizionali della sinistra italiana in fatto di accoglienza. Del resto anche lo slogan “meno arrivi, meno morti”, in realtà, non è del tutto originale, in quanto già sentito in precedenza dalla voce di aree di Centro-Destra.

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