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È possibile avere prestiti per i pensionati? La risposta è sì, ma le condizioni sono particolari rispetto ai prestiti tradizionali. La prima cosa da specificare è che i pensionati possono accedere a soltanto due tipologie di prestito: 1. il prestito personale non finalizzato, quindi senza la necessità di indicare il motivo per il quale si chiede il prestito; 2. la cessione del quinto.
In tutti e due i casi le clausole le stabiliscono gli enti che erogano il prestito e quindi noi andremo a delineare soltanto i tratti generali in quanto ogni istituto finanziario può applicare diverse clausole e stabilire condizioni diverse. In ogni caso la legge stabilisce che quando si concedono prestiti a pensionati deve essere garantita la pensione minima di sopravvivenza.
In linea di massima le banche non concedono prestiti a coloro che hanno compiuto i 75 anni di età. In ogni caso, a forma di tutela, viene richiesta la stipula di un’assicurazione sul rischio vita, e da un certo punto di vista questa libera, da un lato, gli eredi dall’obbligo di estinguere il prestito, in quanto è obbligata a saldare il debito l’assicurazione, e dall’altro aumenta il costo del prestito personale.
D’altronde oggi difficilmente si concedono prestiti di un certo ammontare senza copertura per il rischio di perdita di lavoro o vita, quindi non si tratta di una novità rispetto ai prestiti concessi ai non pensionati. Come si legge sul sito PrestitiperPensionatiok solo nel caso di piccoli finanziamenti alcune banche permettono di avere un prestito senza oneri assicurativi. Un’altra possibilità è quella del prestito con garante, in questo caso sarà quest’ultimo a terminare il pagamento nel caso in cui il pensionato sia impossibilitato. Tutto cambia nel caso in cui si preferisca, nel rispetto delle condizioni di legge, accedere ad un prestito tra privati.
Maggiori opportunità, invece, ci sono per la cessione del quinto. In questo caso il pensionato può chiedere il finanziamento ma l’ammortamento viene eseguito con prelievi direttamente sulla pensione. Ad occuparsi del versamento dell’importo mensile dovuto sarà direttamente l’ente che eroga la pensione (INPS o INPDAP, o altro ente previdenziale) e questo deve corrispondere ad un quinto della pensione netta.
Se si accede alla cessione del quinto direttamente tramite l’INPS si ha il vantaggio di un tasso di interesse più basso rispetto a quelli generalmente praticati. Infatti, per la cessione del quinto a pensionati si applica il tasso del 4,50% a cui si deve aggiungere lo 0,50% di spese di amministrazione. Rivolgendosi, invece, ad un istituto di credito l’unico limite al tasso di interesse è rappresentato dalla soglia di usura, in questo caso è bene chiedere diversi preventivi per capire qual è più conveniente. Se si vuole ottenere la cessione del quinto INPS o INPDAP è necessario inoltrare telematicamente la domanda anche facendosi aiutare da un patronato o CAF.
Prima di iniziare una pratica per la richiesta di un prestito è sempre opportuno informarsi, magari scegliendo siti specializzati come quello sopra menzionato in modo da arrivare ben preparati al momento di decidere con quale istituto finanziario stipulare il contratto.