Ore 20.57 di lunedì 21 agosto: la terra inizia a tremare. Un terremoto di magnitudo 4.0 è avvenuto nella zona di Ischia in provincia di (Napoli), con epicentro in mare ad una profondità che viene indicata di 5 km da INGV. Il sisma ha portato al crollo di diversi edifici in particolare nell’area di Casamicciola e nelle frazioni vicine, con il conseguente scenario in alcuni punti dell’isola di distruzione e devastazione.
Il bilancio aggiornato, per ora, è di 2 vittime, 39 feriti, di cui uno grave. I crolli, le evacuazioni e le vittime potrebbero essere attribuite alle costruzioni fatiscenti, abusive e realizzate senza alcuna verifica sismica. Si accende così la polemica sulla prevenzione, come se la lezione dello scorso anno, con il terremoto del centro Italia, non fosse servita a nulla. «E’ allucinante morire per un sisma di questa entità», ha dichiarato Francesco Peduto, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi. «Quello che lascia più interdetti è la mancanza di atti concreti per la prevenzione», continua Peduto, attaccando poi il Governo in riferimento agli interventi dopo le scosse di un anno fa in Italia centrale: «Tante chiacchiere, ma dodici mesi dopo non è stato fatto quasi nulla».
Anche nel 1883 un violento terremoto colpì la località di Casamicciola, nell’isola d’Ischia, con una scossa che fu successivamente calcolata pari a 5,8. Le vittime furono 2.313.