Dal 24 agosto uscirà nei cinema italiani “7 Giorni”, il nuovo film di Rolando Colla interamente girato nell’isola siciliana di Levanzo, dove Ivan (Bruno Todeschini) e Chiara (Alessia Barela) si incontrano per preparare il matrimonio del fratello di lui, Richard (Marc Barbè), con la migliore amica di lei, Francesca (Linda Olsansky). Ivan teme di ripetere il fallimento del suo ultimo rapporto e Chiara non vuole mettere in pericolo la sua relazione. Però sentono una forte attrazione e così decidono di vivere la loro storia fino all’arrivo degli ospiti della festa. Ma nel loro piano, non hanno preso in considerazione l’amore.
Per Rolando Colla “Sette Giorni” è la «storia di un uomo che ritorna in vita; di un uomo che si è ritirato perché vuole una pausa dagli altri e soprattutto dall’amore». Il personaggio di Ivan, infatti, lascia venire a galla, gradualmente, la sua delusione dall’amore e dalla sua capacità di amare, forse anche con un po’ di rassegnazione.
Per Chiara, invece, la scelta che deve fare è quella tra un amore razionale e quello passionale.
La scenografia naturale offerta dall’Isola di Levanzo, romantica ma allo stesso tempo inasprita da una natura selvaggia, ha sicuramente dato un’impronta profonda a tutta la narrazione. «Levanzo è un’isola dove io, come persona, ho avuto delle difficoltà all’inizio», racconta Alessia Barella. «Abbiamo fatto quattro settimane di prove sull’isola, quando ancora non era estate, quindi faceva abbastanza freddino; e poi otto settimane di riprese. E’ un’isola bellissima dove però non c’è niente: non c’è una farmacia, non c’è un bancomat… C’è un solo negozio dove puoi mangiare quello che è arrivato; c’è un bar e un albergo. E’ un’isola in cui, secondo me, puoi stare bene solo se lo sei con te stesso, perché sei completamente isolato. Per cui è molto interessante: è veramente un viaggio. L’approccio con l’isola quindi è stato durissimo, ma a mio avviso fondamentale per la costruzione dei personaggi».
Lo stile del racconto, come conferma anche il regista, lascia molto in sospeso e «invita il pubblico a farsi un’idea del passato dei personaggi, con solo pochi accenni all’inizio della storia. Quello che è successo in passato a Ivan e soprattutto alla coppia di sposi è un passato movimentato, ma “Sette Giorni” è un film piuttosto calmo. Penso che ci sia più forza nel silenzio che nel rumore. E penso anche che una storia che è ancorata nel Qui e Ora abbia un impatto emotivo maggiore. Perciò ho omesso flashback e mi sono limitato al quotidiano, in cui si svolge l’azione».
Tra gli altri interpreti ci sono Gianfelice Imparato, Aurora Quattrocchi, Benedetto Raneli, Giovanni Cintura e Fabrizio Pizzuto.