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Azzardo, tra ispezioni e illegalità

Azzardo, tra ispezioni e illegalità

282: è questo il numero delle ispezioni condotte nel 2016 dal Garante per la privacy. Sotto esame dell’Autorità sono finite anche le società di gioco online. A rivelarlo è la relazione sull’attività dello scorso anno. Va ricordato che, per quanto riguarda il settore privato, le ispezioni hanno riguardato quelle società che offrono il cosiddetto gioco a distanza. È stata data particolare importanza al trattamento dei dati personali, una questione a dir poco delicata. Parlando dei propri interventi, il Garante della privacy ha sottolineato che è stata accolta la richiesta presentata da alcune società che «svolgono attività di raccolta di gioco a mezzo di apparecchiature videoterminali (Vlt) e di raccolta di denaro per conto dello Stato e/o del concessionario della rete telematica dell’Amministrazione dei Monopoli di Stato». La principale esigenza sembra essere dunque la tutela del patrimonio aziendale. Una tematica assai spinosa e controversa.

Ma come se la passa il gambling nel Belpaese? A rispondere sono, come sempre, i numeri. La rete di vendita del gioco in Italia è composta da 206 sale Bingo, 9.159 esercizi per i Concorsi pronostici, come per esempio il Totocalcio, 33.881 per giochi numerici a totalizzatore, come il SuperEnalotto,, 3.397 punti, tra negozi e corner, per il gioco ippico, 4.431 corner e 1.333 agenzie di scommesse sportive, 33.920 ricevitorie Lotto e 62.975 punti dove si vendono i Gratta e Vinci, 85.025 esercizi con le Newslot e 4.934 sale VLT. Si tratta di dati e cifre molto importanti e che, in alcuni casi, si possono anche intersecare. A   intersecarsi sono anche privato e pubblico nel mondo del gioco. Stando ai dati pubblicati su Freeslotmachine.it , la spesa media pro capite per il gioco nel 2016 è stata di circa un euro al giorno. Il totale è di circa 339,40 euro. La regione con la spesa maggiore è la Lombardia, dove sono stati superati i 400 euro, seguita dall’Abruzzo e dall’Emilia-Romagna. Ultima in questa speciale classifica la Calabria, dove sono stati appena sfiorati i 200 euro. Ma comunque si può tranquillamente dire che l’azzardo è diffuso su tutto il territorio della Penisola.

La grande battaglia, che va anche oltre le ispezioni, è quella al gioco illegale. Tra i fenomeni illeciti più ricorrenti rientrano la raccolta abusiva di scommesse, che avviene anche attraverso i centri di trasmissione dati utilizzati da soggetti non in possesso delle previste concessioni e autorizzazioni statali. Da non dimenticare però la manomissione delle slot machine. Quest’ultima ha lo scopo principale di alterare i flussi telematici di comunicazione dei dati sulla raccolta. Pericolosa persino la diffusione dei cosiddetti “totem”, ossia di apparecchi installati all’interno di esercizi pubblici, i quali, attraverso il collegamento alla rete internet, consentono, in modo del tutto illegale, il gioco a distanza, che, come detto, è stato oggetto delle ispezioni del Garante per la privacy. Ed ecco spiegato il perché. Insomma, l’offerta di gioco d’azzardo online è composta da una fitta rete di siti internet e casinò illegali. Insomma, tra ispezioni e prevenzione, la lotta sembra non finire mai. E non potrebbe essere il contrario.

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