La nuova legge anti-terrorismo che sta per essere discussa dal consiglio dei ministri francese sta suscitando polemiche, soprattutto da parte della sinistra e tra gli attivisti dei diritti umani.
Il testo prevede misure speciali di sicurezza in vigore da dopo gli attentati di Parigi (novembre 2015): possibilità di perquisizioni di notte, braccialetto elettronico per sospetti, poteri ai prefetti di confinare soggetti pericolosi in determinate zone, semplificata possibilità di monitoraggio di device elettronici.
Il sindacato della magistratura ha definito il testo un mostro giuridico, l’Unione sindacale dei togati ha parlato di scandalo e il partito socialista ha invitato Macron a abbandonare il progetto e esplicitato, testualmente, la sua” più viva inquietudine”. Anche Amnesty International ha mostrato forti perplessità in merito a questa proposta di legge.
Il timore di tutti è che la nuova legge possa realmente ledere i diritti umani.