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Nerve: spettatore o giocatore?

Emma Roberts

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Il 15 giugno esce in Italia “Nerve”, il thriller diretto da Henry Joost & Ariel Schulman, tratto dall’omonimo romanzo di Jeanne Ryan (edito da Newton Compton). La storia è ambientata per le strade di New York, dove alcuni temerari dilettanti gareggiano in un social game on line che sfrutta le informazioni personali presenti in rete, al fine di individuare i sogni più folli e le paure più recondite di ciascun giocatore.
La protagonista Emma Roberts veste i panni di Vee Delmonico, una timida studentessa modello dell’ultimo anno delle superiori, stanca di rimanere sempre in disparte. Quando i suoi amici la incoraggiano a partecipare a un popolare social game online chiamato Nerve, Vee decide di iscriversi, anche solo per provare quello che in apparenza le sembra un gioco innocuo e divertente.
E così, Vee viene risucchiata nel vortice adrenalinico della competizione, della fama e dei follower, assieme a un misterioso ragazzo (Dave Franco), ma a un certo punto il gioco diventa sempre più inquietante, con sfide via via più rischiose, in un crescendo ansiogeno che porterà alla prova finale dove la posta in gioco sarà altissima.
Nel cast del film, oltre a Emma Roberts e Dave Franco, ci sono Emily Meade, Miles Heizer, Colson Baker e Juliette Lewis.
La pellicola propone un’analisi spigolosa dei comportamenti degli giovani sui social media. «Abbiamo preso una ragazza timida, l’abbiamo messa seduta davanti ad un computer e, improvvisamente, le abbiamo fatto venire voglia di essere qualcuno che fino a ieri non avrebbe mai avuto il coraggio di essere», spiega Ariel Schulman. «Il pubblico online rappresenta una sorta di seduzione. Oggi pubblichiamo delle foto che in passato non avremmo mai mostrato a nessuno; è come se non riuscissimo a farne a meno».
Emma Roberts sottolinea il lato inquietante e perverso di internet, soprattutto se confrontato col ruolo da lei interpretato in Nerve: «Le persone mettono tutta la loro vita su internet, oggi. Questo film riesce nell’intento di catturare proprio questo particolare fenomeno».
Un’altra aspetto suggerito dal film è rappresentato dall’estrema e preoccupante attualità del tema, così come rimarca anche Dave Franco, aggiungendo che «le persone non sono loro stesse quando si nascondono dietro allo schermo di un computer. Sono pronte a dire cose che non direbbero mai di persona».
I due registi hanno cercato di mantenere un certo realismo nelle scene d’azione: «Emma Roberts sfreccia a bordo di una moto mentre Dave Franco passeggia su una gru», precisa Joost. «Franco non ha voluto controfigure per questa scena, e devo dire che fa davvero venire le vertigini. E’ proprio questo che abbiamo cercato di catturare: quel brivido di autenticità».

Guarda il trailer del film.