«Io credo che la tenerezza sia qualcosa di cui noi abbiamo bisogno per scacciare l’ansia, soprattutto oggi che siamo prigionieri di un mondo dove non ti aspetti quello che potrebbe succedere fra un secondo». Con questo concetto il regista Gianni Amelio introduce, alla presentazione stampa di Roma, il tema di fondo del suo nuovo film “La Tenerezza”, in sala dal 24 aprile.
Protagonisti della storia sono Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti e Renato Carpentieri, che sfoggia un’interpretazione straordinaria. La vicenda è focalizzata su due famiglie in una Napoli borghese, lontana dalle periferie: una città dove il benessere può mutarsi in tragedia, anche se la speranza è a portata di mano.
Lorenzo (Renato Carpentieri) è un conosciuto avvocato caduto in disgrazia, per colpa di un carattere bizzarro, che lo porta più all’imbroglio che al rispetto della legge. Anche nei rapporti familiari Lorenzo frana ogni giorno, negando apparentemente senza ragione, l’affetto ai suoi figli. Saverio (Arturo Muselli), il più giovane, se ne infischia: sta investendo in un locale dove si fa musica, e ha solo fame di soldi. Elena (Giovanna Mezzogiorno) invece gli vuole bene e ne soffre. Ormai padre e figlia non si parlano nemmeno, qualcosa li divide, un fatto oscuro legato alla morte della moglie, che Lorenzo, come lui stesso ammette, non amava e tradiva senza scrupolo.
Egoista e brusco, compagno solo del nipotino, che sottrae alla scuola per educarlo alla sua maniera, Lorenzo assiste a un evento in apparenza banale, che però gli cambia la vita. Nell’appartamento di fronte al suo vengono ad abitare Fabio (Elio Germano) e Michela (Micaela Ramazzotti), una giovane coppia con due bambini piccoli, che arrivano dal Nord, un po’ girovaghi per via della professione di lui, che fa l’ingegnere navale; e anche un po’ spaesati in una città splendida e difficile come Napoli.
Cos suo modo di fare, Michela riesce a sciogliere le durezze del vicino, gli “ruba” il terrazzo per raggiungere casa sua ogni volta che si dimentica le chiavi, si fa dare lezioni di cucina, lo fa rinascere. In poco tempo Lorenzo diventa uno di famiglia, passa più tempo da loro che nel suo studio, si diverte a giocare con i bambini, torna a un’allegria che sembrava perduta.
Elena se ne accorge, forse ne è gelosa, ma lo lascia fare. Finché una sera, tornando a casa per cenare come al solito dai suoi vicini, Lorenzo trova una confusa, impressionante animazione nel palazzo. È successo qualcosa di grave che sconvolgerà da quel momento l’esistenza di tutti…
In questa occasione Il cineasta calabrese ha preso spunto da una sua analisi su un «mondo fatto di trappole e inganni, in cui ci vuole il coraggio di non essere timidi, vergognosi. Fare un gesto di tenerezza è qualcosa che un po’ contrasta col nostro modo di sentirsi po’ dei forti». E poi aggiunge che è la prima volta che in un suo film c’è un protagonista che ha la mia stessa età: «Ma non per questo La tenerezza è un film autobiografico».
Nel cast ci sono anche Greta Scacchi, Giuseppe Zeno e Maria Nazionale.
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Foto di Claudio Iannone