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“Miseria e Nobiltà”: dall’umorismo napoletano al sarcasmo romanesco

Miseria e Nobiltà al Teatro Ambra alla Garbatella

La celebre opera di Eduardo Scarpetta, resa famosa dal grande Totò nel film “Miseria e nobiltà”, va in scena al Teatro Ambra alla Garbatella, rivisitata e trasposta in dialetto Romanesco. L’esilarante commedia, scritta, diretta e interpretato da Pietro Romano, debutterà il 16 novembre, e vedrà il protagonista, nei panni di “Felice Sciosciamocca”, giocare sulle corde della popolare maschera “Scarpettiana”, sovraintendendo alla storia d’amore del nobile per la popolana con la scaltrezza del povero che si finge ricco, tra colpi di scena e verità che scottano.
La storia rimane forte della comicità e del pregio della stesura originale, lasciando che la giostra continui a volteggiare tra i caratteri umani, le classi sociali e le introspezioni di ogni sorta.
La commedia risulta intrisa da una comicità elegante; l’interpretazione geniale di Pietro Romano rivolge umilmente un omaggio al Maestro Scarpetta.
Nella sua carriera, Pietro Romano ha messo in scena decine di spettacoli, spaziando dal classico al moderno, dalla prosa al musical, dalla lingua al vernacolo o meglio, ai vari vernacoli da lui posseduti intimamente come se ognuno fosse il proprio.
“Miseria e nobiltà”, oltre al talentuoso protagonista e regista, vedrà in scena anche Marco Todisco, nel ruolo di “Pierino ”, Marina Vitolo (Bruttia), Beatrice Proietti (Pupetta), Edoardo Camponeschi (Eugenio), Valentino Fanelli (Appio/Giovanni), Eleonora Manzi (Gemma), Francesca La Scala (Rosa) e Mirko Susanna (Bamba).

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