Dopo le forti scosse di terremoto avvertite in tutto il Centro Italia, con epicentro tra le province di Macerata e Perugia, registrate con un picco massimo di 5.9 magnitudo (quello delle 21.18 del 26 ottobre), la Protezione Civile è al lavoro con le attività di assistenza alla popolazione e di verifica dei numerosi danni.
Nonostante i crolli che hanno colpito gravemente alcuni paesi, non si segnalano vittime, tranne alcuni feriti. Nel corso della notte sono state decine le persone che hanno richiesto assistenza medica presso le strutture sanitarie della zona.
Diverse sono state anche le evacuazioni, in alcuni casi a titolo precauzionale, delle strutture socio-sanitarie. In particolare, in provincia di Macerata, dall’ospedale di Cingoli sono 18 i pazienti trasferiti a Jesi. A Matelica è stato evacuato il punto di primo intervento e 17 pazienti sono stati trasferiti in due strutture di San Severino e Sassoferrato. A Tolentino, poi, 5 pazienti sono stati trasferiti in un’altra ala della stessa struttura mentre in diverse RSA del maceratese si è provveduto al trasferimento dei pazienti presso altri centri. Dall’ospedale di Norcia sono stati trasferiti invece, in via precauzionale, altri 12 pazienti.