Basato su una storia vera, tratto dal bestseller internazionale Ognuno muore solo, dello scrittore Hans Fallada, il film Lettere da Berlino è un drama-thrille ambientato nella della Seconda Guerra Mondiale, per la regia di Vincent Perez.
Presto la loro campagna antinazista richiama l’attenzione dell’ispettore della Gestapo Escherich (Daniel Bruhl) e inizia una spietata caccia all’uomo. Nella loro ribellione silenziosa ma decisa, i Quangel riescono a sfidare il regime spietato e dispotico di Hitler con la sola forza delle parole.
«La cosa interessante di questi due personaggi è che non sono degli intellettuali», afferma Emma Thompson. «Credo che Fallada, una volta appresa la storia di Otto e Elisa Hampel, ne sia stato ispirato. E’ stato importante per lui esprimere la repulsione di persone ordinarie della classe operaia nei confronti di quello che stava accadendo e del crescente antisemitismo moderno».
Ancor prima della morte del figlio, il matrimonio di Otto e Anna era in rovina. «L’intera storia gira attorno al modo in cui i due si riavvicinano attraverso le loro azioni sovversive verso il regime», continua la Thompson. «E’ un ritratto dell’evoluzione del rapporto tra due persone in questo scenario straordinario».
La pellicola esce nelle sale italiane il 13 ottobre, distribuito dalla Videa.
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