«E’ da irresponsabili dire sì a questa candidatura». Così Virginia Raggi, nel corso della conferenza stampa tenuta al Campidoglio, ribadisce il no alla candidatura dei giochi olimpici di Roma, ricordando gli enormi debiti provocati dalle precedenti edizioni delle Olimpiadi in altre città del mondo. «Stiamo ancora pagando i debiti per gli espropri di Roma 1960», afferma la Raggi. «Non abbiamo nulla contro le Olimpiadi e contro lo sport ma non vogliamo che lo sport venga usato come pretesto per una nuova colata di cemento in città».
Poi il sindaco ricorda anche lo spreco più recente avvenuto sempre nella Capitale, con i mondiali di nuoto, che vede ora diversi impianti sportivi abbandonati, costruiti per l’occasione.
Dura la reazione del presidente del Coni Giovanni Malagò, già innervosito dall’incontro saltato poche ore prima, agitando lo spettro del danno erariale di 20 milioni nei confronti degli amministratori che sottoscriveranno la delibera per ufficializzare il no ai giochi.