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Dal 16 settembre Carlo Conti torna sugli schermi di Rai 1 con la sesta edizione di “Tale e quale Show”, il supervarietà che per 11 puntate, di venerdì, allieterà le serate dei fedeli spettatori che ne hanno decretato il successo nelle precedenti stagioni.
«Io, come sempre, faccio tutto con grande leggerezza ed entusiasmo», spiega Carlo Conti, conduttore e autore del programma. «Tra di noi abbiamo solo una parola d’ordine: divertirsi, perché soltanto in questo modo riusciremo a far divertire anche il pubblico».
Questa volta la Rai ha puntato su un cast tutto nuovo: 12 artisti dello spettacolo italiano, come Tullio Solenghi, Vittoria Belvedere, Sergio Assisi, Enrico Papi e altri emergenti. Ma anche la giuria vede delle new entry: accanto alla consolidata Loretta Goggi, troveremo Claudio Amendola ed Enrico Montesano, che hanno preso il posto di Christian De Sica e Claudio Lippi. Il nuovo trio di giurati sarà chiamato a votare le singole interpretazioni.
«Per me è un rientro particolare dopo tanti anni: nel 1981 in questi studi avevo girato “Storia d’amore e d’amicizia”», ricorda Claudio Amendola che subito dopo, alla domanda su chi vorrebbe come ospite, risponde: «Vorrei invitare un signore di quarant’anni che porta il dieci sulle spalle (alludendo a Francesco Totti, ndr)».
«Anche a me fa piacere tornare in Rai», commenta Enrico Montesano. «Per la prima volta sto di qua, forse un po’ soffrirò, perché ero abituato a stare di là. Ho comunque apprezzata la grande professionalità di questo spettacolo, cosa che non sempre in questo Paese c’è. E forse proprio per questa professionalità sono arrivati alla sesta edizione».
Confermata anche quest’anno la presenza di Gabriele Cirilli, con le sue divertentissime “missioni impossibili”, districandosi in imitazioni sempre più difficili ed esilaranti.
“Tale e Quale Show” è realizzato dalla Rai in collaborazione con Endemolshine Italy, tratto dal format spagnolo “Tu Cara me Suena”. Le musiche sono, come sempre, del maestro Pinuccio Pirazzoli, le coreografie di Fabrizio Mainini, la scenografia di Ricardo Bocchini e la regia di Maurizio Pagnussat.