Il devastante terremoto che ha colpito questa notte il Centro Italia, tra alto Lazio, Umbria e Marche, con epicentro tra Amatrice, Norcia e Accumoli, ha raso al suolo e praticamente cancellato alcuni paesini e borghi storici. Numerosissimi i crolli. La scossa più forte, avvenuta alle 3.36, ha fatto registrare i 6.0 magnitudo, seguita poi da varie repliche.
Le zone colpite sono state raggiunte, anche se con alcuni ritardi, dai Vigili del Fuoco, uomini specializzati del soccorso alpino, speleologi, cinofili e medici.
Finora 159 morti accertati e molti feriti, portati degli ospedali limitrofi.
Papa Francesco, dinanzi alla notizia del sisma, devastando intere zone e lasciando morti e feriti, non ha potuto fare a meno di esprimere il suo grande dolore e vicinanza a «tutte le persone presenti nei luoghi colpiti dalle scosse, a tutte le persone che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse dalla paura e dal terrore».
«Nessuno sarà lasciato solo», ha ribadito il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha rilasciato, da Palazzo Chigi, una dichiarazione alla stampa, rimasto tutta la mattinata in contatto diretto con la Protezione civile, le strutture di coordinamento e soccorso e con i Presidenti delle regioni interessate dal sisma. Nel corso della giornata, il presidente del Consiglio si è poi recato nei luoghi colpiti dal sisma, dove era già presente il ministro Delrio.