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Christian De Sica rivendica le qualità drammatiche dei comici

Intervista a Christian De Sica

Nelle sale dal 26 maggio con il film “Fräulein – Una fiaba d’inverno”, in un ruolo serioso e malinconico, Christian De Sica torna a dare una dimostrazione di come molti attori comici possano veramente sorprendere nelle vesti di personaggi drammatici. Ed è proprio quello che tende a ribadire il popolare attore romano, da anni incontrastato Re dei Cinepanettoni, ma che riesce sempre, anche in ambiti diversi, a dare il meglio di sé, nelle rare occasioni che gli vengono concesse, con tutta la bravura e l’esperienza che solitamente i pregiudizi del pubblico, come per gli addetti ai lavori, tendono spesso a sottovalutare.
«Mi è capitato di fare dieci, quindici volte lo stesso film, perché la maggior parte dei produttori quando hanno successo con un certo genere, poi ti fanno fare sempre quella cosa lì», puntualizza De Sica durante la presentazione del nuovo film diretto da Caterina Carone. «Io ho cercato nella mia carriera di fare anche delle cose diverse, nonostante il popolare successo dei Cinepanettoni. Ho fatto teatro, come quest’anno con Siani (Il principe abusivo, ndr), oppure l’opera prima di Caterina… E quindi ben vengano queste occasioni, anche se non nascondo che se io oggi sono qui lo devo proprio ai film di Natale».

A proposito di Cinepanettoni, Christian De Sica ha annunciato il suo prossimo film natalizio che sta scrivendo col regista Fausto Brizzi: «Per il momento la distribuzione non vuole che io dica molto in merito a questo progetto, comunque si tratta di un remake di un film francese che gireremo a luglio, per uscire poi a dicembre».

Tornando alla questione dei ruoli impegnati, Christian De Sica ricorda che di esperienze simili vorrebbe farne di più, nonostante l’età gli permetta di poter interpretare solo un certo tipo di personaggi: «Ripeto, la maggior parte dei produttori italiani ragionano così “De Sica è valido per questo e non sa fare quell’altro”. E invece sbagliano perché molti attori comici, guarda Leo Gullotta, Lino Banfi, me, siamo anche dei bravissimi attori drammatici».

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