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Spy story classica, ma molto bella e interessante, “Il ponte delle Spie” è la nuova pellicola diretta dal maestro Steven Spielberg. La trama, che si svolge in piena guerra fredda, ha come locations principale Berlino fine anni cinquanta, il ponte di Glienicke, che in quel tempo veniva usato come teatro di scambi di prigionieri, tra i servizi segreti statunitensi e quelli della Germania est. James Donovan, (Tom Hanks), famoso avvocato delle assicurazioni di Brooklin, viene reclutato dalla Cia per una missione molto delicata e quasi senza speranze di riuscita: la negoziazione tra due prigionieri, un pilota americano, Francis Gary Powers, (Austin Stowell), abbattuto mentre volava nello spazio aereo della Russia, a bordo di un’areo spia U2 e il colonello Rudolf Abel (Mark Rylance) spia dell’ Unione Sovietica, condannato a trent’anni di reclusione.
Tom Hanks, conferma la sua eccezionale bravura e ci fa conoscere un eroe dal volto umano, quello dell’avvocato Donovan, che non portando ne maschera ne mantello come i supereroi dei fumetti, riesce in una missione impossibile. Bravo anche Mark Rylance, che da al personaggio del colonello Abel un’aria impassibile, compassata e a tratti volutamente sarcastica, il suo “servirebbe” alle molto domande di Donovan sul fatto che potrebbe essere condannato a morte. Donovan e Abel sono due personaggi che si rispettano pur appartenendo a due differenti realtà.
Un film da non perdere che racconta fatti realmente accaduti e quasi d’attualità, in un tempo come il nostro, costellato di paure e sospetti verso il prossimo. La sceneggiatura è di Matt Charman e Joel e Ethan Coen, ed è prodotta da DreamWorks e Marc Platt. Completano il cast, Billy Magnussen, Amy Ryan, Alan Alda, Eve Hewson, Domenick Lombardozzi, Sebastian Koch, Michael Gaston, Peter McRobbie, Doris McCarthy, Jon Donahue, Stephen Kunken.
Il film è distribuito dalla Twenty Century Fox ed esce in 300 copie il sedici dicembre e partecipa al Courmayeur Noir in Festival.