A 20 anni dall’esordio alla regia con “I laureati”, Leonardo Pieraccioni torna al cinema con un suo nuovo film: “Il professor Cenerentolo”, nelle sale a partire dal 7 dicembre. «E’ un regalo che io mi sono fatto a 50 anni perché ho cambiato il mio personaggio», commenta il comico toscano entrando nel merito di quest’ultima pellicola, scritta insieme a Giovanni Veronesi e Domenico Costanzo. «Laddove ho frequentato, fin troppo, le commedie sentimentali, qui ho fatto un punto della situazione, raccontando un 50 enne in difficoltà. L’idea l’ho presa da un mio amico idraulico che, non essendo stato pagato per un lavoro fatto in un albergo, è fallito.
Quando Umberto, verso la fine della pena, lavora di giorno nella biblioteca del paese, conosce Morgana (Laura Chiatti), una donna affascinante, un po’ folle e un po’ bambina. Morgana crede che lui lavori nel carcere e che non sia un detenuto.
Umberto, approfittando dell’equivoco, inizia a frequentarla durante l’orario di lavoro in biblioteca. Ma ogni giorno entro la mezzanotte, proprio come Cenerentola, deve rientrare di corsa nella struttura per evitare che il direttore del carcere (Flavio Insinna) scopra il tutto e gli revochi il permesso di lavoro in esterno.
Tuttavia il vero colpo per il protagonista è quello di tentare di recuperare la stima della figlia, afflitta dall’dea di avere un padre in carcere, considerato dagli altri come un delinquente. «Quando sono andato a fare i sopralluoghi per poter girare in un carcere vero, la cosa più straziante erano le foto dei detenuti con i loro bambini in evidenza», rivela il regista.
Il film è prodotto da Lotus Production e Rai Cinema, in collaborazione con Levante film, distribuito dalla 01 in più di 700 sale.
Foto di Leonardo Baldini