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Se il vecchio detto “chi va piano, va sano e va lontano” poteva essere considerato una perla di saggezza, oggi, moltissime ricerche lo mettono in dubbio, puntando i riflettori sul percorso universitario di molti giovani studenti italiani.
Recenti dati, divulgati da Almalaurea, dimostrano come in Italia si registri un maggior numero di studenti fuori corso. Si parla di quasi il 42% in più rispetto agli altri Paesi europei. La colpa, secondo queste ricerche, non è imputabile solo alla difficoltà degli studi. Complice di questo eccessivo ritardo nel conseguimento della laurea è in parte anche il sistema scolastico che molto spesso, purtroppo, non funziona e non prepara adeguatamente i liceali alle complessità del mondo universitario. A riguardo, infatti, anche lo stesso ministro Profumo contesta l’assenza di adeguati test da parte delle università che, tramite lo studio delle attitudini degli studenti, permettano di scegliere il percorso di studi più adeguato. Così, queste recenti indagini accendono i proiettori su una nuova realtà davvero sorprendente, che pare appunto confermare le dichiarazioni del ministro Profumo: ogni anno, 1 studente su 2 si pente della scelta fatta. In altri termini, servendosi dei dati forniti, possiamo affermare che quasi il 17% degli studenti universitari abbandona il percorso di studi intrapreso già nel corso del primo anno, quando si accorge di avere fatto la scelta sbagliata.
Al di là di questo 20% che, accortosi di avere imboccato una strada senza uscita, decide di cambiare percorso, le recenti indagini di Almalaurea rivelano che quasi la metà degli studenti universitari, soprattutto fuori corso, decidono di continuare negli studi e conseguire la laurea, sebbene in ritardo e con voti bassi, solo perché spinti dalle pressioni della famiglia, dalle tendenze imposte dalla società e, soprattutto, dal timore di intraprendere un ulteriore percorso di studi che potrebbe rivelarsi non adatto alle proprie attitudini e alle proprie scelte passate. Insomma, l’eccessivo numero di studenti che abbandonano gli studi o li terminano in ritardo, è giustificato dalle incertezze con cui queste matricole sono chiamate a scegliere del loro futuro. Per questa ragione il ministro Profumo dichiara che molti liceali, prima di compiere scelte azzardate, dovrebbero frequentare un paio di lezioni della facoltà che intendono frequentare. Solo così, secondo il ministro Profumo, ciascun ragazzo potrà compiere scelte consapevoli che lo porteranno ad affrontare tutte le difficoltà con tenacia ed in modo sereno.
Oggi per agevolare la scelta di ogni liceale, molte università offrono test mirati per garantire un migliore orientamento tra gli Atenei. Questi test per l’università, come quello offerto dalla università telematica Unicusano, propongono 10 domande generiche, riguardanti il dipinto della Venere del Botticelli, il libro preferito ed i progetti sul proprio futuro, che permetteranno di capire quali sono le nostre più grandi aspirazioni. Al termine del test, sulla base delle risposte fornite viene delineato uno schema che suggerisce la scelta più adeguata, che rispecchia le attitudini di ciascun ragazzo.