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La storia di Pietro: «Vivo in auto da 11 mesi, lo Stato mi aiuti»

Disoccupazione e povertà

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Pietro, 38 anni, non ha una casa e nemmeno un lavoro. E’ costretto a vivere in auto per via di uno sfratto, costretto così a separarsi dal resto della famiglia, sistemata provvisoriamente a casa di parenti.
Secondo gli ultimi dati del Ministero degli Interni sono molte le famiglie italiane in stato di disagio che non hanno più una casa: in Puglia, ad esempio, dal 2013 al 2014 gli sfratti sono aumentati del 57,93%, e anche i cosiddetti nuovi poveri sono in sensibile aumento.
La cronaca purtroppo negli ultimi tempi ci ha segnalato anche casi di famiglie costrette a vivere in auto pur avendo figli disabili.
Don Attilio Mesagne, direttore della Caritas di Lecce, afferma che la maggior parte dei frequentatori abituali delle mense sono prevalentemente i disoccupati, gli sfattati e i separati.
Sotto quest’ottica qualcuno potrebbe pensare che per lo stato non esiste una vera e propria “emergenza” povertà in Italia, forse perché meno conveniente rispetto ad altre ben note “emergenze” più lucrose per tante famigerate cooperative sociali e correnti politiche accondiscendenti, sbandieratrici di una falsa solidarietà.

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