Per lo sport del tennis il torneo di Wimbledon rappresenta la storia, per gli amanti di questo sport è universalmente riconosciuto il torneo più bello e anche chi non segue per nulla il tennis ha sentito parlare di Wimbledon.
I motivi che hanno reso celebre questo torneo sono diversi. La sua storia è sicuramente uno dei fattori più importanti, ma anche le sue stravaganze hanno giocato un ruolo fondamentale per la sua notorietà. Una delle più conosciute è il cosiddetto “dress code”, ovvero il regolamento che indica quello che gli atleti possono o non possono indossare.
Abbigliamento “All-white” è la regola d’oro. Questa regola non è stata totalmente inventata dagli organizzatori, ma ha radici storiche che rimandano agli albori del torneo. Durante le prime edizioni di Wimbledon infatti, partecipavano solamente nobili e ricchi, che avevano l’abitudine di vestire di bianco, potendosi permettere di lavare quotidianamente i vestiti a differenza del popolo. Da quel momento l’abitudine è diventata regola, che ancora oggi deve essere rigorosamente osservata.
Visto poi il proliferare di completini sempre più colorati e stravaganti degli atleti, l’organizzazione ha deciso di rivedere il dress code, rendendolo ancora più rigido. Tutti gli indumenti che sono in vista, o che potrebbero essere visti durante la partita, devono essere bianchi. La tennista canadese Eugenie Bouchard è il primo caso di quest’anno, rischiando una multa per aver indossato un reggiseno nero, la cui spallina si è intravista sotto la maglietta. Molti ricorderanno il caso dello scorso anno che ha coinvolto il pluricampione di Wimbledon Roger Federer, che ha violato il regolamento per aver indossato delle scarpe bianche con la suola arancione.
Il regolamento di quest’anno poi precisa che sono esclusi colori come il bianco crema e “off-white”, traducibile come biancastro, bianco sporco. Anche gli accessori (cappellini, bandane, fasciature, etc.) devono essere bianchi: è concesso un accenno di colore a patto che non sia una linea più spessa di un centimetro.
Il grande fascino di Wimbledon si ritrova in numerosi aspetti: ricerche di mercato dopo il torneo dello scorso anno hanno rivelato che l’80% degli intervistati conosce Wimbledon, il 65% è in qualche modo interessato all’evento e il 35% è fortemente interessato.
Wimbledon è anche il torneo di tennis che genera il più alto giro di scommesse, sia in termini di valore che di numero di giocate. Per questo motivo i vari bookmaker offrono migliori bonus scommesse e offerte speciali prima e durante Wimbledon.
Tutti i maggiori brand cercano di associare il proprio nome a questo torneo, impresa per nulla semplice a causa del regolamento che “scoraggia vistosi loghi e slogan”. Quelli che però riescono ad assicurarsi questo privilegio ottengono un’esposizione molto superiore a quella di un normale evento, come ad esempio Rolex e IBM, che da anni campeggiano sui campi su orologi e misuratori di velocità.