«Credo presuntuosamente di rappresentare un po’ un usato sicuro», ironizza Tullio Solenghi durante la conferenza stampa per la 59esima edizione del premio David di Donatello, considerato l’Oscar del cinema italiano. «Usato per via della mia veneranda età e sicuro perché bene o male riesco sempre a portare alla fine la serata, senza suicidi in platea». Non è sempre facile infatti, anche in virtù della poco brillante impresa della scorsa edizione (condotta dal comico Paolo Ruffini), di coniugare l’ortodossia della cerimonia con le «facezie» che, con molto garbo, riesce sempre a regalarci l’attore genovese.
Il conduttore ha inoltre ribadito che la platea del David non è facile da gestire e soddisfare, in quanto composta prevalentemente da persone non è intenzionate a godersi uno spettacolo ma interessate unicamente a conoscere i nomi dei vincitori. «Ovviamente noi cercheremo di tenere accesa l’attenzione durante tutto l’arco della serata, soprattutto pensando anche al pubblico che ci guarderà da casa, poiché chiaramente la RAI ci mette a disposizione una platea molto più vasta di quella che avremo in teatro». La cerimonia di premiazione si terrà il 12 giugno presso il Teatro Olimpico di Roma, in diretta su Rai Movie alle 18.30 e in differita su Raiuno, in seconda serata.
Nel corso dell’anticipazione dell’evento, Gian Luigi Rondi, Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano, ha annunciato le tanto attese candidature suddivise per categoria, dove troviamo i film “Anime Nere” di Francesco Munzi e subito dopo “Il giovane favoloso”.
La giuria dell’Accademia, composta da 1468 componenti, ha inoltre evidenziato un cospicuo gradimento per la pellicola “Mia madre” di Nanni Moretti e “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores.
Per quel che riguarda il premio come miglior attrice protagonista, spiccano i nomi di Alba Rohrwacher (Hungry Hearts), Virna Lisa (Latin Rover), Margherita Buy (Mia madre), Jasmine Trinca (Nessuno si salva da solo) e Paola Cortellesi (Scusate se esisto); mentre per quello di miglior attore protagonista in gara Fabrizio Ferracane (Anime Nere), Elio Germano (Il giovane favoloso), Alessandro Gassmann (Il nome del figlio), Riccardo Scamarcio (Nessuno si salva da solo) e Marco Giallini (Se Dio vuole).