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“Uno, anzi due”, Maurizio Battista porta al cinema la sua romanità

Un film di Maurizio Battista

«Noi volevamo fare un film onesto, con le risate che servono, quelle di tutti i giorni», commenta Maurizio Battista durante la presentazione di “Uno, anzi due”, il film da lui scritto e interpretato, con la regia di Francesco Pavolini. Il comico romano ha voluto nel cast dei veri «cavalli di razza», fortemente caratterizzati, e non i soliti volti della commedia italiana, oppure scelti in base alle tendenze tipiche del marketing cinematografico. I protagonisti sono stati individuati essenzialmente per le loro peculiari qualità artistiche e in piena sinergia coi rispettivi personaggi interpretati. Paola Tiziana Cruciani, Ninetto Davoli, Ernesto Mahieux, Sergio Di Pinto e Rocco Barbaro, con una curiosa partecipazione del mago Silvan, arricchiscono la storia con lievi tinte felliniane. «È stato per un me un viaggio, compiuto con le persone che stimo, e spero che la gente possa apprezzare», precisa il protagonista.

Nel film si ritrova gran parte della comicità tipica delle performance teatrali di Maurizio Battista, anche se stavolta inquadrate in un’architettura cinematografica solida. La vicenda viene rappresentata attraverso il racconto del protagonista stesso, in procinto di suicidarsi da Ponte Milvio, a Roma. Il pubblico di passanti assiepatosi intorno alla vittima apprendono così il tragicomico percorso dell’aspirante suicida sin lì. Con l’improvvisa morte di suo padre Nando (Ninetto Davoli). Maurizio (Maurizio Battista) si ritrova subissato dai debiti. Il testamento di Nando svela alcune sorprese: la casa dove Maurizio ha vissuto con suo padre, la moglie e il figlio per tutti questi anni, è in affitto e il bar di famiglia dove ha lavorato tutta la vita è ipotecato. Nando non aveva confidato le sue traversie neppure alla sorella di Maurizio, la vulcanica Suellen (Claudia Pandolfi). Per appianare, almeno momentaneamente, la disastrosa situazione economica, Maurizio non trova di meglio che vendere il bar. Ciononostante, i soldi della vendita sono appena sufficienti a coprire i debiti e le spese del funerale. Ma Maurizio, fedele alla tradizione tramandata dal padre, decide di non svelare alla moglie Luana e al figlio Valerio di essere praticamente in bancarotta: gli stessi si sentono cosi autorizzati di organizzare in grande stile il matrimonio del giovane Valerio (Emanuele Propizio). Come se non bastasse, Luana (Paola Tiziana Cruciani) promette ai due prossimi sposi di lasciare loro la casa di famiglia.
Una cosa tira l’altra e Maurizio, incapace di mettere un freno a questa tragicomica sequenza di eventi, dinanzi alle responsabilità a cui dovrà fare fronte, decide di fuggire e si ritrova così sul parapetto del ponte dove lo abbiamo visto la prima volta, pronto a gettarsi giù.

Il film, così come ribadito dagli attori stessi, è stato girato in un clima di piena armonia e divertimento, con diverse battute sapientemente improvvisate, dettate dalla situazione circostante.
Prodotto da DAP ITALY – De Angelis Group, distribuito dalla Universal Pictures e The Space Movies, “Uno, anzi due” esce il 9 aprile nei cinema italiani.

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