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Da via Rasella alla strage delle Fosse Ardeatine: verità e retroscena

Resistenza e guerra di liberazione

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Dopo oltre settant’anni il dibattito politico-ideologico sulla legittimità e le modalità d’esecuzione dell’attacco partigiano in via Rasella (23 marzo 1943), che scaturì il tragico eccidio delle Fosse Ardeatine (24 marzo), rimane ancora acceso, soprattutto in virtù di una questione morale. Spesso però alcune delle polemiche riferite a questi drammatici episodi bellici sorgono per via di una limitata o erronea conoscenza dei fatti reali.
Mario Fiorentini, pluridecorato al valor militare, comandante partigiano e collaboratore dei servizi segreti americani durante la Resistenza a Roma, nonché uno degli ideatori dell’attacco in via Rasella, racconta i preparativi e gli inediti retroscena di questo discusso e delicato momento storico.

Nella video-intervista viene fatta luce soprattutto sulla pubblicazione scioccante del comunicato dell’Agenzia Stefani (25 e 26 marzo 1943), che rivelò per la prima volta l’esecuzione della strage delle Fosse Ardeatine, a fatto già avvenuto (“L’ordine è già stato eseguito”). Questa è una delle prove che smentiscono la falsa e popolare notizia creata riguardo un ipotetico avviso che invitava i partigiani colpevoli dell’attentato a consegnarsi ai tedeschi, evitando così la strage.
In seguito, persino Kappler, ufficiale tedesco delle SS, al suo processo negò l’esistenza del famigerato invito.