Una circolare diramata dall’Inps rende noto un ulteriore aumento, alcuni mesi, dell’età pensionabile degli italiani. Gli uomini del settore privato e del settore pubblico e gli autonomi dal primo gennaio 2016 e fino a fine 2018 andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e sette mesi. Le donne, invece, appartenenti al settore privato andranno in pensione di vecchiaia a 65 anni e sette mesi (66 anni e sette mesi nel 2018) mentre le lavoratrici autonome andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e un mese (66 anni e sette mesi nel 2018). In pratica le dipendenti pubbliche andranno in pensione di vecchiaia alla stessa età degli uomini (66 anni e sette mesi).
L’Inps giustifica questa variazione come il risultato dell’adeguamento dei requisiti previdenziali all’aspettativa media di vita.
Secondo le tabelle elaborate in seguito alla discusso riforma Fornero l’età per la pensione di vecchiaia salirà progressivamente fino a 70 anni nel 2050, anno in cui gli anni di contributi necessari per accedere alla pensione anticipata saranno arrivati a 46 anni e 3 mesi.