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Facebook e la bufala sulla proprietà dei contenuti intellettuali

Diritti intellettuali

Da un po’ di giorni sui profili Facebook di molti utenti circola una sorta di catena di Sant’Antonio, un rituale copia-incolla in cui reclamano la proprietà dei propri contenuti intellettuali. Solo ora stanno iniziando a capire che si tratta di una bufala.
Non è vero, infatti, che senza una dichiarazione esplicita i propri contenuti resterebbero senza alcuna protezione, in balìa di Facebook che potrebbe farci ciò che vuole. La Dichiarazione dei Diritti e delle Responsabilità emanata dal sito qualche anno fa lo chiarisce bene nei dettagli.
Gli utenti si limitano a concedere una “licenza non esclusiva, trasferibile, che può essere concessa come sottolicenza, libera da royalty e valida in tutto il mondo, per l’utilizzo di qualsiasi Contenuto IP pubblicato su Facebook o in connessione con Facebook (”Licenza IP”)”.  Tale accordo termina quando l’utente decide di cancellare il proprio profilo. In questo caso sarebbe buona cosa rimuovere tutti i contenuti, anche se possono essere conservati come copie di backup per un tempo non chiaramente specificato dal social network.
In ultimo, quando si esce dal sito, quanto postato non è più visibile dagli altri utenti, a meno che questi ultimi non abbiano condiviso parte di essi e non li cancellino a loro volta dalle proprie bacheche.
In definitiva sparire del tutto da Facebook è quasi impossibile.

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