La felicità è un utopia o qualcosa che risiede veramente dentro di noi, come affermano le tradizioni orientali? Forse la risposta, o quanto meno un eloquente chiarimento, potrebbe arrivarci guardando il nuovo docu-film diretta da Ted Nicolaou “Finding Happiness” (Vivere la felicità), che ha già avuto notevole successo e riconoscimenti in varie parti del mondo (dal Festival Internazionale del cinema e Trascendenza a Brasilia, all’International Film Festival for Peace in Indonesia e allo Spirit Film Festival a Tel Aviv).
Si tratta di un film che è più di un film, è anche un viaggio, un’esperienza, in grado di toccare e di entusiasmare. I personaggi sono veri interpreti di se stessi, le comunità raccontate sono isole di pace, gioia, armonia e prosperità.
Con una certa dose di scetticismo e un pizzico di curiosità, Juliet si lancia in un viaggio professionale e al tempo stesso personale, che le aprirà il cuore e le cambierà la vita.
“Vivere la felicità” è un film che lascia il segno e che raccoglie la voglia di cambiare la propria vita in meglio.
Girato nell’Ananda World Brotherhood Village in California, e nei villaggi Ananda in Italia e India, con le tecniche di Hollywood e la cinematografia dell’australiano Andy Strahorn, “Finding Happiness” è stato realizzato dalla Hansa Production Film di Shivani Lucki. «Il film nasce dalla volontà di condividere una grande esperienza con gli altri, e ad incoraggiarli a considerare altri modi di vivere, fare propria la proposta di vita che il film racconta», spiega la produttrice. «Noi pensiamo che questo film arrivi in un momento mondiale precario e che i suoi valori possano essere abbracciati anche da molta parte del pubblico».
La pellicola sarà nelle sale cinematografiche a Roma il 20 novembre, a Milano e Torino il 27, distribuita dalla Bolero Film.