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Vivere la felicità

La felicità è un utopia o qualcosa che risiede veramente dentro di noi, come affermano le tradizioni orientali? Forse la risposta, o quanto meno un eloquente chiarimento, potrebbe arrivarci guardando il nuovo docu-film diretta da Ted Nicolaou “Finding Happiness” (Vivere la  felicità), che ha già avuto notevole successo e riconoscimenti in varie parti del mondo (dal Festival Internazionale del cinema e  Trascendenza a Brasilia, all’International Film Festival for Peace in  Indonesia e allo Spirit Film Festival a Tel Aviv).

Si tratta di un film che è più di un film, è anche un viaggio, un’esperienza, in grado di toccare e di entusiasmare. I personaggi sono veri interpreti di se stessi, le comunità raccontate sono isole di pace, gioia, armonia e prosperità.
elizabeth-rohmLa protagonista della storia è Elisabeth Rohm (“Angel”, “Law & Order”, “Heroes”, “American Hustle – L’apparenza inganna” di David O. Russell), nel ruolo della giornalista Juliet Palmer, che riceve un insolito incarico dal capo della rivista Profiles: dovrà visitare una comunità spirituale nel nord della California, dove, nel corso dei cinquanta anni della sua esistenza, sono state sviluppate soluzioni alternative ai problemi del mondo. Durante il soggiorno all’Ananda World Brotherhood Village, la giornalista intervisterà il suo fondatore e incontrerà le persone che hanno fatto una scelta di vita insolita.
Con una certa dose di scetticismo e un pizzico di curiosità, Juliet si lancia in un viaggio professionale e al tempo stesso personale, che le aprirà il cuore e le cambierà la vita.
“Vivere la felicità” è un film che lascia il segno e che raccoglie la voglia di cambiare la propria vita in meglio.

Girato nell’Ananda World Brotherhood Village in California, e nei villaggi Ananda in Italia e India, con le tecniche di Hollywood e la cinematografia dell’australiano Andy Strahorn, “Finding Happiness” è stato realizzato dalla Hansa Production Film di Shivani Lucki. «Il film nasce dalla volontà di condividere una grande esperienza con gli altri, e ad incoraggiarli a considerare altri modi di vivere, fare propria la proposta di vita che il film racconta», spiega la produttrice. «Noi pensiamo che questo film arrivi in un momento mondiale precario e che i suoi valori possano essere abbracciati anche da molta parte del pubblico».

La pellicola sarà nelle sale cinematografiche a Roma il 20 novembre, a Milano e Torino il 27, distribuita dalla Bolero Film.