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La scuola, le diversità e l’ottimismo

Christian De Sica e Rocco Papaleo

Dal 13 novembre nelle sale cinematografiche italiane esce “La scuola più bella del mondo”, la nuova commedia brillante diretta da Luca Miniero, che vede protagonisti Christian De Sica, Rocco Papaleo, Angela Finocchiaro, Miriam Leone e Lello Arena.

Filippo Brogi (Christian De Sica) è il preside puntiglioso di una scuola media toscana che per vincere la Coppa di Scuola dell’Anno cerca di organizzare un gemellaggio con degli studenti di Accra, Ghana. Non tutto però sembra corrispondere al programma: il maldestro bidello della scuola, con l’aiuto della tecnologia, invece di mandare la richiesta a Accra la invia ad Acerra, Napoli! Brogi, insieme alla giovane professoressa Margherita Rivolta (Miriam Leone), si trova così ad accogliere con lo striscione “Benvenuta Africa” una classe di ragazzini napoletani scatenati, accompagnati dall’eccentrico professore Gerardo Gergale (Rocco Papaleo) e dalla collega Wanda Pacini (Angela Finocchiaro).

Una divertente vicenda che cerca di evidenziare quelle diversità che spesso preferiremmo evitare ma che spesso fanno nascere qualcosa di buono.«Racconto lo scambio scolastico fra una scuola “sgarrupata” ed accorpata di Acerra ed un’altra della Val d’Orcia che non ha problemi di sopravvivenza», spiega il regista. «Il confronto poveri-ricchi oltre che quello sud-nord si rivela in ambito scolastico animato da un profondo divario.»
Vedendo il film si ha l’impressione che il preside Brogi, interpretato da De Sica, gli sia stato scritto addosso, espressamente per lui. «Lavorare con Christian per me è un punto di arrivo», afferma Luca Miniero. «A casa mia quando senti ridere puoi star certo che c’è lui o un qualche suo film in Tv. È poi una persona generosa, un tratto questo, tipico dei migliori artisti».

«È la prima volta che interpreto un preside ed è anche la prima volta che faccio una commedia con questo tono che mi ricorda certi film alla Totò e Peppino», spiega Christian De Sica. «In classe avevo mio cognato Carlo Verdone e posso dire che la nostra vera scuola di recitazione è stata l’osservazione dei nostri professori, osservando come fumavano o accavallavano la gamba e provando ad imitare i vari tic e dialetti sia per me che per Carlo sono stati modelli di recitazione».

Il film è prodotto da Cattleya e distribuito dalla Universal Pictures International Italy.

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