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Pupi Avati e i capricci di Sharon Stone

Cinema

«Ho pensato a Sharon Stone già in fase di sceneggiatura: volevo una donna carismatica, immediatamente riconoscibile, che potesse rappresentare una ex attrice che fa l’editrice», racconta Pupi Avati durante la presentazione del suo nuovo film “Un ragazzo d’oro”, con Riccardo Scamarcio, Sharon Stone e Cristiana Capotondi.
«Sharon Stone non è certo una delle attrici americane più talentuose – puntualizza il cineasta bolognese – ma è conosciuta in tutto il mondo». Non mancano quindi i toni di polemica nei confronti della protagonista americana, nemmeno nelle dichiarazioni di Antonio Avati, produttore della pellicola, in collaborazione con Rai Cinema: «Si potrebbe scrivere un racconto sul percorso per portare Sharon Stone sul nostro set. Siamo andati a prenderla a Firenze con un treno di Italo che avevamo noleggiato apposta. Lei era lì perché era andata a trovare Bocelli. L’abbiamo trovata sola, nessuno l’aveva riconosciuta, seduta su una valigia, sul binario sbagliato. La classica attrice americana in leggero declino. Sul treno poi è stata omaggiata e il suo essere star ha iniziato a palesarsi. L’ego è cresciuta a Roma: in albergo aveva la suite migliore fino al giorno delle riprese a piazza del Popolo, dove c’erano ad attenderla 220 fotografi».
Stando alle dichiarazioni dei fratelli Avati, l’attrice americana avrebbe fatto i tipici capricci delle star, soprattutto di quelle un po’ dimenticate dal pubblico. L’ultimo giorno di riprese è addirittura scomparsa. «Dopo ore di ricerche», spiega Pupi Avati «il suo agente da Los Angeles ha chiamato per dirci che non sarebbe tornata sul set a meno che non avessimo mandato via tutti gli estranei. Così abbiamo fatto e lei è scesa dalla macchina che stava a dieci metri dal set e ha ripreso a lavorare come se nulla fosse».

Anche Cristiana Capotondi ha rivelato un aneddoto sui capricci della star americana, divenuta nota soprattutto per aver accavallato le gambe nella celebre pellicola “Basic instinct” (come più volte le aveva rinfacciato coraggiosamente Pupi Avati): «La cosa più divertente è stata quando la Stone andava a fare shopping per il suo personaggio con la carta di credito della produzione. Aveva un ragazzetto che la seguiva a distanza e riferiva ad Antonio in quali negozi entrava, ma quando ha chiamato per dire che era entrata da Bulgari, il produttore è quasi svenuto».

“Il ragazzo d’oro” narra la storia di Davide Bias (Riccardo Scamarcio), figlio di uno sceneggiatore di film di serie B, il classico fallito, è un creativo pubblicitario col sogno di scrivere qualcosa di bello, di vero. Neanche la fidanzata Silvia (Cristiana Capotondi) sa come sollevarlo dalle sue insicurezze.
Quando il padre improvvisamente muore, da Milano il giovane si trasferisce a Roma dove incontra la bellissima Ludovica (Sharon Stone), un’editrice interessata a pubblicare un libro autobiografico che il papà di Davide aveva intenzione di scrivere. Allora Il libro lo scrive lui stesso, come se a farlo fosse suo padre, e questo lo aiuterà a riconciliarsi finalmente con la figura paterna; ma non a risolvere le sue inquietudini…

Distribuito da 01 Distribution, il film sarà nelle sale italiane dal 18 settembre con 300 copie.

Il backstage del film “Un ragazzo d’oro”:

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