Se un tempo il cioccolato veniva indicato come una delle cause di sovrappeso, mal di testa, brufoli, carie, ecc., oggi accurate ricerca scientifiche non solo hanno smentito false credenze, ma dimostrano le potenti proprietà benefiche del cacao. Non a caso nell’antichità i maya avevano soprannominato il cioccoloto come “cibo degli dei”, tant’è vero che il suo consumo era riservato solo ad alcune classi della popolazione (sovrani, nobili e guerrieri). Furono proprio i maya che, intorno al 1000 a.C., iniziarono a coltivare questo prezioso elemento, derivato dai semi dell’albero del cacao (theobroma cacao).
Molti studi scientifici sostengono che il cioccolato fa bene al cuore. I risultati hanno rivelato che il fondente aumenta del 20% la concentrazione di antiossidanti nel sangue. Si è evidenziato inoltre persino la capacità di ridurre la pressione arteriosa. Nota è la tesi, anch’essa confermata, riguardo l’influenza positiva del cioccolato sull’umore degli esseri umani. Le proprietà antidepressive del cioccolato sono da attribuirsi alla capacità di stimolare i neurotrasmettitori come la serotonina, le endorfine e la anandamide, influenzando il nostro stato d’animo. In particolare l’anandamide è in grado di stimolare la percezione sensoriale e di indurre sensazioni di euforia.
Studi clinici hanno dimostrato, a differenza di quanto si credeva in passato, che il consumo di cacao aumenta i livelli di colesterolo buono (HDL) e abbassa il quello cattivo (HDL).
E’ stato inoltre riscontrato, tra le proprietà del cioccolato, persino un aumento del desiderio sessuale.
Per quel che riguarda le controindicazione, l’uso eccessivo di cioccolato è sconsigliato nella terapia di molte affezioni a carico dell’apparato digerente, come ernia iatale, reflusso gastroesofageo e gastrite.